[vc_row font_color=”#000000″][vc_column font_color=”#000000″][movedo_title heading_tag=”h2″ heading=”h1″ increase_heading=”140″ custom_font_family=”custom-font-1″]7 Ottobre: giornata mondiale del lavoro dignitoso[/movedo_title][vc_column_text text_style=”leader-text” css=”.vc_custom_1664461796172{background-color: #ffffff !important;}”]Il 7 Ottobre si celebra la giornata mondiale del lavoro dignitoso.
Questa giornata è stata introdotto nel 2007 come parte di una campagna internazionale volta a sensibilizzare sul tema della tutela dei lavoratori.
Curioso che si sia sentito il bisogno di sancire una giornata per sottolineare l’importanza di assicurare a tutti un impiego dignitoso, nella forma e nella sostanza.
E tuttavia ancora oggi, a distanza di quindici anni dall’introduzione di questa data, è importante celebrarla, sfruttandola come momento per fare il punto della situazione.
Quanto siamo stati in grado di fare per rendere più dignitoso il lavoro in Italia? Quanto ancora resta da costruire?
Non sono domande retoriche, credo che valga la pena chiederselo con la massima serietà e non per puro spirito demagogico.
Dignitoso è un lavoro che rispetta i diritti fondamentali dell’uomo, la sua dignità di essere umano e di individuo.
Dignitoso è un lavoro siglato da un contratto regolare, nel quale vengano ripartiti diritti e doveri ma dove, soprattutto, siano previste le giuste tutele.
Dignitoso è un lavoro che non discrimina in base al genere, all’orientamento sessuale ed alla nazionalità.
Dignitoso è un lavoro adeguatamente retribuito in base alle competenze ed al carico di lavoro.
Dignitoso è un lavoro che assicura stabilità, che permette di guardare al futuro in ottica progettuale e non costringe a vivere nella precarietà.
Dignitoso è un lavoro sostenibile: negli orari, nelle condizioni di lavoro, nel tipo di attività che viene richiesta.
Dignitoso è un lavoro in sicurezza, in un ambiente di lavoro salubre, che rispetti tutti i criteri che garantiscono l’incolumità dei lavoratori.
Dignitoso è un lavoro che assolve alla sua funzione sociale di emancipare e nobilitare l’umano che attraverso il suo operato realizza sé stesso, i suoi talenti e le sue inclinazioni, ed al contempo partecipa al progresso sociale.
Il nostro è un mercato del lavoro ancora fortemente in crisi che non riesce ad assicurare dignità a tutti i lavoratori, o talvolta non vuole assicurarla.
Un mercato del lavoro dignitoso costa, richiede sacrifici anche economici per essere realizzato.
Il 7 Ottobre, come ogni anno, dobbiamo chiederci da quale parte vogliamo stare. [/vc_column_text][movedo_empty_space height_multiplier=”2x”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row]
